Al fine di raggiungere i propri obiettivi IL BRUCO E LA FARFALLA®-ONLUS si avvale della collaborazione di professionisti e consulenti esterni. Quello che segue è una parte del programma formativo proposto. I seminari non indirizzati alla formazione degli associati sono organizzati direttamente dai formatori stessi.
Questi percorsi formativi sulla morte, il morire e l'accompagnamento, sono principalmente degli incontri con la vita, con un'esistenza che non nega la morte e la paura di quest'ultima e dove gli aspetti pratici, scevri da dogmi, si articolano con apporti di ampio respiro culturale.
I seminari proposti derivano dalla pratica di formazioni in campo sanitario, educativo, sociale e terapeutico, e dalla ricerca applicata a singoli e a gruppi con particolare riferimento all'educazione degli individui al rispetto della vita fino alla morte.
Scuole, ospedali, comunità, enti, associazioni e privati possono organizzare delle sessioni locali delle varie proposte formative offerte da IL BRUCO E LA FARFALLA®-ONLUS contattando telefonicamente la segreteria formativa al (+39) 335 91 79 11 oppure cliccando su questo link.
DIZIONARIO DE MAURO
s.m.
AU
1 il rifiutare; atteggiamento, discorso ecc. con cui si rifiuta: rispondere con un r., opporre un netto r., in seguito al suo r. è stata interpellata un'altra persona
[...]
5 TS dir.pen., reato perseguibile penalmente, che consiste nel rifiutarsi di obbedire a determinate leggi o regolamenti
6 TS dir.amm., atto con cui la pubblica autorità respinge una domanda o un'istanza
7 TS psic., meccanismo inconscio con cui un individuo si oppone alla percezione cosciente di qualcosa di spiacevole
[...]
GARZANTI LINGUISTICA s. m. 1 il rifiutare, l'essere rifiutato; diniego: un rifiuto secco, deciso; rispondere con un rifiuto; ricevere, opporre un rifiuto | nell'ippica, l'azione del cavallo che si rifiuta di saltare l'ostacolo [...]
DIZIONARIO DE MAURO
s.f.
1 CO il rianimare, il rianimarsi e il loro risultato
2 TS med., applicazione tempestiva di provvedimenti terapeutici per consentire la ripresa e la normalizzazione delle funzioni vitali, spec. dopo un evento traumatico o dopo un intervento operatorio in anestesia totale
3 TS med., reparto ospedaliero specializzato in tale tipo di terapia.
GARZANTI LINGUISTICA
s. f.
1 il rianimare, il rianimarsi, l'essere rianimato (anche fig.)
2 (med.) insieme di interventi (respirazione artificiale, stimolazione cardiaca ecc.) atti a ristabilire o sostituire funzioni vitali compromesse: praticare la rianimazione; centro, reparto, camera di rianimazione.
DIZIONARIO ENCICLOPEDICO MEDICINA - LAROUSE RIZZOLI Insieme dei mezzi fisici, chimici e biologici adatti per ristabilire e mantenere un equilibrio umorale e funzionale normale nelle aggressioni patologiche acute gravi. In campo medico la rianimazione mira al trattamento d'urgenza di tutti gli squilibri acuti dell'organismo. Essa proviene direttamente dall'anestesia chirurgica e inizialmente si occupava soltanto del controllo postoperatorio del paziente fino al ripristino della normalità dei parametri delle funzioni vitali. In seguito le tecniche e l'esperienza accumulata in tali situazioni vennero utilizzate in altri rami della medicina fino a diventare disciplina a sé stante per il trattamento di molte cardiopatie, pneumopatie, emorragie gastrointestinali, intossicazioni, ecc:, senza però perdere di vista il punto di partenza, ossia la necessità di assicurare a un paziente sotto i ferri chirurgici le migliori condizioni possibili. Lo scopo precipuo di ogni intervento rianimatorio è assicurare a ogni istante il mantenimento dell'equilibrio dei liquidi intra- ed extracellulari indispensabile alle cellule per lo svolgimento delle proprie funzioni vitali. Poiché tale equilibrio riflette la situazione funzionale di altri importanti settori dell'organismo la rianimazione si svolge fondamentalmente in tre direzioni: respirazione, circolazione, ricambio elettrolitico. Il risultato della rianimazione è strettamente legato al ritorno alla norma dei centri nervosi superiori (estremamente sensibili alla mancanza di ossigeno):pertanto riveste importanza decisiva la restaurazione precoce della circolazione sanguigna e, ovviamente, della funzione respiratoria. La ripresa respiratoria viene innanzitutto stimolata per via riflessa a livello del centro respiratorio, quindi per via umorale ripristinando un normale scambio gassoso. La rianimazione cardiaca viene effettuata per ovviare all'insufficienza circolatoria instauratasi in seguito a shock, a infarto miocardio, a sovraccarico acuto del ventricolo destro, a insufficienza ventricolare acuta sinistra, a fibrillazione ventricolare, ad arresto cardiaco. Il trattamento deve mirare a ristabilire rapidamente la massa sanguigna circolante; a sostenere la pressione arteriosa; ad assicurare un equilibrio elettrolitico mettendo in opera ogni mezzo atto a combattere l'acidosi e la perdita di sali; a regolare l'eccitabilità nervosa. Per far questo la rianimazione si avvale in parte di farmaci e in parte di strumenti. Le apparecchiature sono rappresentate da respiratori artificiali, esploratori e analizzatori dell'apparato circolatorio e del sangue, pacemaker, defibrillatori, materassini ipotermizzati, sistemi per la misurazione della pressione endocranica. Grazie ai progressi realizzati negli ultimi anni, la ripresa dell'attività cardiorespiratoria non presenta più, almeno in molti casi, difficoltà particolare, mentre il recupero delle funzioni nervose è ancora oggetto di studi, essendo il pericolo di complicazioni psichiche e neurologiche strettamente collegato alla durata dell'arresto circolatorio le funzioni nervose non fossero già compromesse da processi degenerativi in atto, mentre un arresto oltre gli 8-10' determina spesso lesioni irreversibili della corteccia cerebrale.
DIZIONARIO DE MAURO
agg.
1 CO di fenomeno, che può essere invertito rispetto al proprio corso: direzione, moto r. |che può essere ricondotto allo stato iniziale: condizione r.
[...]
9 TS med., di stato patologico o processo morboso, che può regredire in modo completo o quasi completo: malattia, lesione r.
[...]
Varianti: riversibile.
GARZANTI LINGUISTICA non com. riversibile, agg. 1 si dice di rapporto o fenomeno che può essere invertito: reazione, processo, ciclo reversibile; ragionamento reversibile, in cui la conclusione può essere assunta come premessa [...] 4 (med.) si dice di stato patologico che può regredire § reversibilmente avv.
DIZIONARIO DE MAURO
s.m.
1a CO TS tecn., strumento che permette la respirazione in condizioni ambientali alterate o diverse da quelle normali, spec. in un ambiente inquinato | dispositivo costituito da un boccaglio collegato con un tubo a bombole portatili che contengono una miscela gassosa ossigenata, usato sott'acqua o ad alta quota e sim.: r. a ossigeno, per ascensioni alpinistiche, per astronauti
1b CO nell'immersione subacquea, tubo di plastica inserito nella maschera che, emergendo dall'acqua, permette il passaggio dell'aria
2 TS med. >respiratore artificiale
Polirematiche
respiratore artificiale loc.s.m. TS med., apparecchio che permette la respirazione automatica a chi non la può compiere autonomamente o si trova in condizioni patologiche di paralisi della respirazione.
GARZANTI LINGUISTICA
qualsiasi dispositivo che permetta di respirare quando si è in condizioni di non poterlo fare normalmente | nell'immersione subacquea, tubo di plastica inserito nella maschera che, emergendo, permette il passaggio dell'aria; anche, il dispositivo costituito da un boccaglio collegato con un tubo a bombole portatili che contengono una miscela gassosa ossigenata | respiratore artificiale, (med.) apparecchio che consente la respirazione meccanica a chi è incapace di respirare autonomamente.
ENCICLOPEDIA DELLA MEDICINA - GARZANTI Apparecchiatura utilizzata per garantire la ventilazione meccanica dei pazienti affetti da insufficienza respiratoria o sottoposti ad anestesia totale con uso di miorilassanti. Ne esistono di 3 tipi: 1) a pressione positiva controllata; 2) a volume corrente controllato; 3) respiratori corporei del tipo a serbatoio
DIZIONARIO DE MAURO
s.f.1 AD ferita, lacerazione che presenta difficoltà a rimarginarsi: avere il corpo coperto di piaghe; iperb. essere tutto una p., averne in tutto il corpo | TS med., soluzione di continuità della cute o di una mucosa, con tendenza alla guarigione per granulazione
[...]
Polirematiche
piaga da decubito loc.s.f. TS med., lesione da necrosi superficiale cutanea da compressione, in pazienti a lunga degenza
[…]
GARZANTI LINGUISTICA
Lat. pla¯ga(m), propr. 'colpo, percossa', poi 'ferita, piaga'; affine a plange°re, cfr. piangere
s. f.
1 lesione della pelle o di una mucosa, più o meno profonda, che presenta difficoltà a rimarginarsi: avere il corpo coperto di piaghe | essere tutto una piaga, averne in tutto il corpo. DIM. piaghetta, piaghettina.
[...]
DIZIONARIO ENCICLOPEDICO MEDICNA LAROUSSE RIZZOLI (lat. Decubitus, da decumbere, stare coricato) - Fisiol. E Med. Posizione dell'uomo o dell'animale coricato su un piano orizzontale. Se l'uomo è coricato sul dorso, si parla di cubito dorsale o supino; sul ventre, decubito ventrale o bocconi; su un lato, di decubito laterale destro o sinistro. Il decubito è per l'uomo un atteggiamento di riposo, di rilassamento muscolare tuttavia alcuni particolari decubiti sono caratteristici di determinate malattie. Piaga da decubito, piaga o ulcerazione a rapido decorso, che si osserva in tutte le affezioni che costringano a una posizione obbligata permanente. (La sede è determinata dal decubito adottato dal malato e dalla natura e localizzazione della lesione nervosa)