Al fine di raggiungere i propri obiettivi IL BRUCO E LA FARFALLA®-ONLUS si avvale della collaborazione di professionisti e consulenti esterni. Quello che segue è una parte del programma formativo proposto. I seminari non indirizzati alla formazione degli associati sono organizzati direttamente dai formatori stessi.

Questi percorsi formativi sulla morte, il morire e l'accompagnamento, sono principalmente degli incontri con la vita, con un'esistenza che non nega la morte e la paura di quest'ultima e dove gli aspetti pratici, scevri da dogmi, si articolano con apporti di ampio respiro culturale.

I seminari proposti derivano dalla pratica di formazioni in campo sanitario, educativo, sociale e terapeutico, e dalla ricerca applicata a singoli e a gruppi con particolare riferimento all'educazione degli individui al rispetto della vita fino alla morte.

Scuole, ospedali, comunità, enti, associazioni e privati possono organizzare delle sessioni locali delle varie proposte formative offerte da IL BRUCO E LA FARFALLA®-ONLUS contattando telefonicamente la segreteria formativa al (+39) 335 91 79 11 oppure cliccando su questo link.

 

  • DIZIONARIO DE MAURO s.m. TS med., stato patologico simile a un sonno profondo, in cui si perdono coscienza, sensibilità, riflessi e mobilità mentre si conservano le funzioni vegetative (respirazione, circolazione, digestione e sim.): andare, entrare in c., finire in c., uscire dal coma, vari stadi del c.  

  • GARZANTI LINGUISTICA [...] Dal gr. kôma 'sonno profondo' s. m. [pl. -mi o invar.] (med.)  stato patologico di sonno profondo con perdita parziale o totale di coscienza, sensibilità, motilità e riflessi, mentre si mantengono le funzioni respiratorie e cardiocircolatorie: entrare in coma; uscire dal coma; coma reversibile, irreversibile, profondo.

  • DIZIONARIO ENCICLOPEDICO MEDICINA - LAROUSSE RIZZOLI dal greco Koma, sonno profondo, stato morboso caratterizzato da assopimento profondo, con perdita dello stato di coscienza, della sensibilità e della motilità volontaria e alteriazione delle funzioni circolatorie e respiratorie. [...] Si devono distinguere diversi tipi di perdita di coscienza: lipotimie e coma. Nelle lipotimie la mancanza dello stato di vigilanza dura da pochi istanti a pochi minuti; nel coma vero e proprio dura a lungo, spesso è irreversibilie, e può precedere il decesso del paziente. A seconda della profondità dell'assopimento si può avere: sonnolenza, sopore, e diversi tipi di coma, da quello cosidetto leggero, profondo, coma depassé ecc. Si ha coma profondo quando per esempio, sussistono ancora riflessi pupillari, coma depassé quando non esiste più riflettività e ogni apparenza di vita viene mantenuta con l'aiuto di mezzi meccanici. Il coma può fare seguito a una lesione organica dei centri nervosi di natura vascolare (emorragia cerebrale o meningea, rammollimento), infettiva (encefalite, meningite),  tumorale o traumatica; inoltre può derivare dall'alterato funzionamento delle cellule nervose in rapporto all'anossia, a un'intossicazione, a una carenza o a una perturbazione metabolica. [...] Per quanto riguarda il coma depassé c'è da aggiungere che viene svelato da areflessia totale, le pupille sono midriatiche come nel cadavere e la cornea appare appannata. La temperatura si abbassa progressivamente (35°C e anche meno). L'elettroencefalogramma risulta "piatto". Alcuni di questi caratteri, presi isolatamente, non permettono di affermare l'irreversibilità dei segni. Nondimeno l'unione di questi segni, allorchè siano numerosi e concordanti, autorizza a dichiarare la morte clinica e a permettere sia l'interruzione dei mezzi con i quali l'organismo è mantenuto in uno stato di vita biologica vegetativa, sia il prelievo di organi che continuano a funzionare che possono essere donati e proposti come innessti per le operazioni di trapianto di organi. In effetti la sopravvivenza può essere prolungata permettendo agli organi di mantenersi nel migliore stato di conservazione per aumentare le possibilità di successo dell'innesto che è stato trapiantato. Esistono comunque diversi protocolli opertativi raccomandati dal Ministero della Salute e che prevedono la presenza di diverse figure mediche (medico legale, anestesista ecc.) che devono ratificare lo stato di morte clinica e quindi autorizzare  l'espianto di organi a scopo di trapianto.  [...]

  • DIZIONARIO DE MAURO  

    1. sentimento di intenso dolore che si prova per la perdita di una persona cara: partecipare al l. di un amicol. cittadinonazionale: dimostrazione collettiva di cordoglio in occasione della morte di un personaggio illustre, di grandi calamità, ecc.

    2. insieme delle tradizioni che i parenti di un defunto osservano per un certo periodo di tempo; il periodo di tempo in cui si osservano tali usanze: prendere il l.tenere il l.| segno esteriore, che consiste spec. nell'indossare abiti di colore nero, con cui si manifesta il dolore per la perdita di un persona cara: portarelasciare il l. 

    3. estens., perdita di una persona cara: subire un grave l. | evento doloroso, sventura, calamità 

    4. LE dolore, pena, afflizione: una donna trovò piena di l. (Ariosto) 

    5. OB LE castigo, pena infernale: lor disio ... ch'etternalmente è dato lor per l.(Dante) | male morale, sciagura: ben dee da lui procedere ogne l. (Dante) Polirematiche a lutto loc.avv. CO con indumenti, paramenti o addobbi funebri, di colore viola o nero: vestirsi a l.parare a l. in lutto loc.agg.inv. CO vestito rigorosamente di nero per onorare la morte di una persona cara: essere in l. lutto stretto loc.s.m. COquello che si osserva per la perdita di un parente stretto, durante il quale tradizionalmente si indossano esclusivamente abiti neri e ci si astiene da ogni forma di divertimento lutto vedovile loc.s.m. TS dir.civ., periodo di trecento giorni che decorre dalla morte del marito, o anche dallo scioglimento o dall'annullamento del matrimonio, durante il quale la donna non può risposarsi così che non sussista incertezza nell'attribuzione di paternità di un figlio eventualmente nato in quel periodo.


  • GARZANTI LINGUISTICA  
    Dal lat. lu¯ctu(m), deriv. del tema di lugìre 'piangere, essere in lutto' s. m

    1. sentimento di vivo dolore che si prova per la morte di qualcuno o per gravi disgrazie: lutto di famigliapartecipare al lutto di un amicolutto nazionale, cordoglio pubblico ufficialmente proclamato in tutto il territorio di uno stato 

    2. complesso di usanze tradizionali che obbligano i parenti di un defunto a certi comportamenti, per lo più restrittivi, per un determinato periodo di tempo; in genere, qualsiasi segno esteriore con cui si manifesta il proprio dolore: osservaretenere il luttolutto stretto, che comporta il vestire di nero e l'astenersi da ogni divertimento; abiti da lutto, neri; abiti da mezzo lutto, neri e bianchi, o grigi; chiesa parata a lutto, addobbata con paramenti neri o viola; cartagiornalemanifesto listato a lutto, sui quali è stampata una lista nera; mettereportare il lutto, gli abiti neri, o altri segni convenzionali (fascia nera al braccio, bottone nero all'occhiello ecc) 

    3. (estens.) perdita, morte di una persona cara: avere avuto un lutto in famiglia | sventura, calamità: la guerra è causa di molti lutti.


  • ASSR - Ricerca sulle Cure Palliative finanziata dal Ministero della Salute ex-art.12 DLgs 502/92   Processo definito da un tempo soggettivo che è caratterizzato da un insieme di disturbi, sofferenze e aspetti comportamentali attesi da parte di persone che hanno subito la perdita di una persona cara. La sindrome correlata all'esperienza del lutto prevede nella fase iniziale (mediamente i primi tre mesi) la presenza di una serie di sintomi e comportamenti che si riferiscono alla sfera fisica e psico-emotiva. Ogni cultura e società prevede norme e proscrizioni sociali generalmente finalizzate ad agevolare il distacco dalla persona perduta ed il reinserimento del sopravvissuto all'interno della vita sociale e comunitaria, parimenti di consentire la costruzione di una nuova identità e del nuovo ruolo sociale dell'individuo all'interno della società di appartenenza. Nelle Cure Palliative si intende per "lutto anticipatorio" nel malato o nei familiari, l'insieme delle manifestazioni comportamentali, emotive e psicologiche che consentono, in varia misura, la preparazione e l'accettazione di un evento atteso, previsto e considerato come l'ineluttabile risultato dell'evolvere di una malattia cronico-degenerativa. 


  • LE GRAND DICTIONNAIRE TERMINOLOGIQUE-Office québécois de la langue française   deuil  [...]  reazione psicologica non definita a seguito dell'acquisizione di una deficienza o di una incapacità della perdita di qualcosa, un ruolo sociale, un'amicizia, simile a quella della perdita di un caro.  [...]

  • DIZIONARIO DE MAURO s.f.CO il ledere, l'essere leso | fig., offesa, danno morale o violazione di un diritto: l. della propria reputazione, l. della libertà personale CO TS med., alterazione strutturale, morfologica o funzionale di un tessuto, di un organo o di cellule, di origine traumatica o patologica: riportare una l. al braccio  [...]

  • GARZANTI LINGUISTICA [...]Dal lat. laesio¯ne(m), deriv. di lae¯sus, part. pass. di lae¯de°re 'ledere, danneggiare' s. f.  1 il ledere, l'essere leso; danno, offesa: lesione della legge, della giustizia; una lesione all'onore, della reputazione  2 (med.) alterazione strutturale o funzionale di un tessuto o di un organo, di origine traumatica o patologica: lesione al, del fegato; lesioni interne | lesione personale, (dir.) delitto consistente nel causare a qualcuno, dolosamente o colposamente, una malattia nel corpo o nella mente  3 crepa, fenditura in un corpo o un'opera muraria: le lesioni di un edificio.

  • ENCICLOPEDIA DELLA MEDICINA - GARZANTI  Ogni alterazione morfologica o funzionale, reversibile o irreversibile, delle cellule, dei tessuti, degli organo degli apparati.

  • ASSR - Ricerca sulle Cure Palliative finanziata dal Ministero della Salute ex-art.12 DLgs 502/92   Condizione clinica caratterizzata dalla mancanza di ragionevoli attese di miglioramento oggettivo  della patologia cronica evolutiva in atto. 

  • DIZIONARIO DE MAURO s.m. 1 agg. CO che intensifica, che accresce l'intensità di qcs.; che si verifica, è fatto con particolare intensità o frequenza: una cura intensiva, un allenamento i.  2a agg. TS ling., di elemento morfologico, che esprime un concetto, una nozione con particolare forza ed efficacia espressiva  2b agg. TS ling., di prefisso, suffisso o infisso, che, aggiunto a una radice verbale o a un elemento morfologico, conferisce un determinato grado di intensità o espressività  [...]  6 agg. TS stat., che può essere espresso con valori numerici  [...] 

  • GARZANTI LINGUISTICA [...] Dal lat. mediev. intensivu(m), deriv. di intìnsus 'intenso' agg.   1 che intensifica, che aumenta l'intensità di qualcosa | prefissi intensivi, (ling.) quelli che, preposti a verbi, aggettivi o sostantivi, ne rafforzano il significato (p. e. ri- nel verbo rimpinguare) '  coltura intensiva, (agr.) che tende a sfruttare al massimo, nella minima superficie, la capacità produttiva del terreno   2 che ha carattere di intensità; intenso | corso intensivo, accelerato | terapia intensiva, (med.) intensa e prolungata, per lo più volta a ripristinare funzioni vitali compromesse | accento intensivo,  [...]