DIZIONARIO DE MAURO
agg., s.m.
CO
1 agg., che costituisce il tratto finale, che si trova all'estremità: tratto t. di una galleria
2 agg., che si trova al termine di un ciclo o di una sequenza temporale: stadio t., fase finale di una malattia che ha esito mortale
3 agg., che segna il confine, il termine: pietra t.
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GARZANTI LINGUISTICA
Dal lat. tardo termina¯le(m), deriv. di termi°nus 'termine'; il sign. 3 del s. m. attrav. l'ingl. terminal
agg.
1 che segna il termine, il confine: pietra terminale di un podere
2 che è al termine, che si trova nel punto in cui qualcosa ha fine: stazione terminale di un oleodotto; parte terminale di un ramo; fase terminale di una malattia, l'ultima e irreversibile fase di una malattia, che precede la morte; malato terminale, che si trova in tale fase
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ASSR - Ricerca sulle Cure Palliative finanziata dal Ministero della Salute ex-art.12 DLgs 502/92 Per malato in fase terminale si intende la persona affetta da una patologia cronica evolutiva in fase avanzata, per la quale non esistano o siano sproporzionate terapie con l'obiettivo di una stabilizzazione della malattia e/o di un prolungamento significativo della vita. Questa fase temporale viene stabilita indicativamente con un criterio temporale in novanta giorni per il paziente oncologico, mentre per le patologie croniche degenerative non oncologiche sarà necessario individuare altri criteri, non necessariamente di durata della vita residua. Ad esempio, la necessità dell'utilizzo di strumenti o terapie per sostituire funzioni vitali, come già praticato nel campo neurologico nel quale la "fase terminale" della SLA inizia quando la vita del malato dipende dalla respirazione assistita, anche se la durata della vita non può essere determinata e può superare anche di molto i novanta giorni.